Una passeggiata iniziatica, un racconto metafisico di pura poesia che prende forma nelle delicate immagini di Mirjana Farkas conducendoci, attraverso il vagabondare di un giovane uomo, in un’esperienza filosofica limpida e reale.
Un ragazzo, “sereno e spensierato; come soltanto un genuino nullatenente può essere”, percorre leggero e innocente la campagna. Passeggia assorto, di buon umore, rispondendo con piacere al saluto di chi incontra, poggiando lo sguardo su alberi, cespugli, cortili e casolari. Alcuni animali, come apparizioni durante il cammino, lo interrogano muti, desiderano qualcosa da lui, che è pacato e umile come loro. Un vitellino, un cane e una capra, fiduciosi, bisognosi di comprensione oppure volendo confidargli chissà cosa. La risposta amareggiata del ragazzo è sempre la stessa, vorrebbe, certo che vorrebbe, dar loro qualcosa… ma cosa? Non ha nulla!
Non possiedo disgraziatamente nulla, e nell’immensità del mondo non sono che un uomo povero, debole e impotente.
Nella contemplazione di una campagna al crepuscolo, nell’incontro di sguardi che tanto vorrebbero dire, uno "sbarbatello" partecipa alla bellezza e all’angoscia della vita, sente e piange la propria impotenza, la scopre come in un incanto, in un inaspettato momento di rivelazione e compassione verso il mondo e le sue creature.
Il libro, con la traduzione di Gino Giometti, è disponibile 500 copie numerate interamente stampate in serigrafia a 3 colori.
All'interno una stampa in omaggio